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Cosa è lo Zanshin Tech?
Lo Zanshin Tech è un'Arte Marziale nata per educare alla prevenzione e alla difesa personale nel mondo digitale

Cosa vuol dire Zanshin?
Zanshin è una parola giapponese che indica lo stato di vigilanza controllata e serena del praticante di Arti Marziali

A chi si rivolge?
 La disciplina è adatta a tutti: giovani, adulti, genitori, docenti e professionisti.  

Lo Zanshin Tech è una disciplina che fonde gli insegnamenti delle Arti Marziali tradizionali (non violenza, rispetto dell'altro, serena concentrazione, educazione) con conoscenze tecnologiche tratte dal mondo della cybersecurity, con il preciso scopo di insegnare ai praticanti a vivere sicuri in rete e a difendersi da qualsiasi tipo di aggressione digitale, come ad esempio adescamento, porn revenge, furto di profili, hate speach, cyberbullismo e altre aggressioni digitali.

Codice La vita è digitale

RAI - Codice La Vita è digitale - Arti Marziali Digitali - 22/7/2022

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A chi è rivolta la disciplina

La disciplina è adatta a tutti, giovani ed adulti.
Non richiede particolari conoscenze per essere praticata perché nei nostri percorsi formativi, a seconda dei livelli, vengono fornite tutte le conoscenze di base per muovere i primi passi in sicurezza in rete fino ad arrivare a vere e proprie competenze di cyberbsecurity che permettono di costruire e proteggere adeguatamente la propria immagine digitale, sviluppando una visione completa ed una percezione ampia delle potenzialità e dei rischi del mondo digitale.

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Oltre alle competenze tecniche, però, vengono forniti prima di tutto strumenti concreti per conoscere sé stessi e per la gestione delle proprie emozioni, soprattutto di fronte ad eventi improvvisi e stressanti, come possono essere gli attacchi nella rete.
Lo Zanshin Tech inoltre è particolarmente è adatto anche a genitori ed educatori che vogliono conoscere meglio quel mondo digitale dove i giovani trascorrono gran parte delle loro giornate, in modo da riuscire a condividere con loro esperienze e un linguaggio comune che permetta di creare un legame anche in quei contesti che spesso fanno sentire in difficoltà gli "immigrati digitali". 

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Progetti scolastici

L’ educazione al rispetto ed alle regole della convivenza civile, nel mondo fisico e nel mondo digitale, è lo strumento principale su cui si fonda l’etica dello Zanshin Tech. Nelle scuole puntiamo a formare i cittadini del futuro: educati e al contempo competenti e pronti ad affrontare qualsiasi difficoltà. Gli esperti Zanshin Tech sono impegnati da anni negli Istituti di ogni ordine e grado con attività formative rivolte a studenti, insegnanti e genitori.

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Formazione per i docenti

La formazione per i docenti di ogni ordine e grado è riconosciuta dal MIUR (dir. 170/2016) e i corsi, rendicontabili con carta del docente sono caricati in piattaforma SOFIA e certificati con certificato delle competenze (D. lgs. 13/2013).
Per informazioni: www.formazioneinsegnanti.com

Per approfondire

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Un caso di successo dello Zanshin Tech

Beatrice (nome di fantasia) ha quattordici anni, un giorno viene contattata su Facebook da Fabio, un sedicenne molto carino che inizia a messaggiarla con l'evidente intenzione di fare amicizia. Una comune quattordicenne avrebbe dato un'occhiata alle foto del profilo di Fabio, avrebbe visto che si trattava di un ragazzo carino e avrebbe continuato a chattare senza porsi altre domande.

Beatrice però non è una quattordicenne qualunque: ha già seguito il primo anno di Zanshin Tech a Genova, conseguendo tra l'altro il primo livello (bracciale bianco arancione); così, mentre Fabio continua la sua opera di seduzione, Beatrice lo porta lentamente a spostarsi da Facebook a WhatsApp, dopodiché estrae il numero di cellulare del ragazzo, lo traccia e scopre che quel numero non appartiene a Fabio di sedici anni, ma ad Alessandro, un venticinquenne con un profilo Facebook da estremista razzista ed iscritto, tra l'altro, a molti siti di incontri per adulti. Si tratta di un adescamento.

Beatrice applica la Regola del Triangolo (una delle tecniche insegnate nello Zanshin Tech) e contatta altre due persone tra cui i suoi insegnanti di Zanshin Tech che le confermano quanto ha scoperto; decide quindi di terminare la sua conversazione con Fabio chiamandolo “Alessandro” e facendogli capire che sa chi è e cosa vuole. Alessandro risponde “beccato” e chiude le comunicazioni.

I Maestri di Zanshin Tech di Genova contattano quindi un esponente delle Forze dell'Ordine (anch'egli insegnante di Zanshin Tech) esperto in reati informatici ma, dopo una rapida analisi, emerge che non ci sono gli estremi per una denuncia: Beatrice è stata troppo brava e l'intera conversazione è durata meno di dieci minuti. Il profilo di Fabio viene comunque segnalato e chiuso dopo pochi minuti.

Un'Arte Marziale può davvero essere ... digitale?

Rinkyohen: nella lingua giapponese è l’abilità di un praticante di arti marziali nel saper reagire correttamente ad ogni situazione inaspettata adattando la strategia ed utilizzando al meglio le proprie capacità e conoscenze.
Sui campi di battaglia e nei contesti di law enforcement, soldati e militari vengono addestrati ed educati sia  nella strategia, sia nelle arti del combattimento. Così come in ambito civile le persone si affidano a corsi di difesa personale per proteggere la loro incolumità, acquisendo tecniche di difesa, ma anche, e soprattutto, conoscenze che permettono di evitare le situazioni di rischio. Con questa idea di fondo, prepararsi al combattimento, ma cercare sempre e comunque il modo per evitarlo, le Arti Marziali Giapponesi hanno sviluppato nei secoli un concetto chiave che, ancora oggi è poco conosciuto: Bun bu ryodo, “la doppia via della Conoscenza della Disciplina Militare”. Conoscenza, in senso lato è sinonimo di cultura, educazione, rispetto per la società e la collettività, il sé e l’altro, mentre Disciplina Militare significa prepararsi a prevenire o, all’occorrenza, affrontare qualunque evenienza nel migliore dei modi e con gli strumenti adeguati.
Nell’epoca di internet, delle chat e dei social media, è allora doveroso chiederci se le Arti Marziali, con il loro addestramento al rispetto ed alla prevenzione e con il loro spirito di adattabilità ai contesti, possono essere in grado di  proteggerci anche contro i nemici che viaggiano tra i bit della rete.

E la risposta a questa domanda è: Zanshin Tech.

Nel Medioevo Giapponese, i Samurai erano addestrati all’uso della spada e della lancia ed avevano un codice etico che li educava al rispetto. Oggi sono cambiati i contesti e gli strumenti, ma è ancora necessario saper padroneggiare gli strumenti più adatti per proteggere noi stessi e le persone che amiamo, nel pieno rispetto delle regole di convivenza.


#facebullying - 6 Aprile 2021

Tecniche e strategie di chi ogni giorno affronta (e sconfigge) bullismo, cyberbullismo e aggressioni digitali

Un ringraziamento per la partecipazione a: (in ordine di apparizione)
Carmela Lalli - Assessore alle Politiche della scuola Municipio Roma IX Eur
Vincenzo Alberto Pennisi - Avvocato esperto in cyberbullismo e bullismo
Daniela Marziali - Dirigente I. C. Bernardini di Roma
Giorgia Colapicchioni - Polizia di Stato Scuole Sicure - Questura di Roma
Andrea Galassi - Polizia di Stato Scuole Sicure - Questura di Roma
Serena Gianangeli - Polizia di Stato Scuole Sicure - Commissariato Esposizione
Massimo Manzini - Polizia di Stato Scuole Sicure - Commissariato Esposizione
Daniela Cairo - Mediatore in cyberbullismo e bullismo
Claudio Canavese - Fondatore Zanshin Tech
e soprattutto ai
"Guerrieri digitali" del Garyuan Dojo Roma